Il Pride è di tuttə?

Potevamo fare meglio e potevamo fare di più ma intanto abbiamo fatto qualcosa, ché il mare è fatto di gocce. Di seguito un riepilogo di come abbiamo speso i soldi che abbiamo raccolto col nostro lavoro e grazie all’aiuto di amicə ospiti, sponsor generosi e del pubblico che ha donato 2908 euro. Poi le ricevute dei bonifici effettuati. Accogliamo l’invito ricevuto (sic!) da chi il Pride Sardegna lo organizza di non raccogliere più fondi per questa causa, non perché sottostiamo a velate intimidazioni (notoriamente tendiamo a fare il contrario) ma perché decisi a creare qualcosa di più duraturo, ancora più utile e significativo: perché abbiamo capito che il Pride è di tuttə ma non per tuttə a quanto pare. In attesa di un futuro in cui le associazioni riescano davvero a fare rete e a parlare alle persone, a saper portare la causa a chi la ignora – e non sempre solo eternamente a loro stesse – abbiamo già iniziato a lavorare a un progetto di supporto della comunità lgbtq+: una cosa ambiziosa in cui crediamo molto, perché forse per ora il pride non è per tuttə, la causa sì. La causa lo è sempre e come sempre è una verità che scorre nelle vene delle persone, non delle istituzioni, non delle associazioni, non nella realtà politica e organizzativa, ma in quella delle persone, che sono sempre più avanti dei loro rappresentanti in ogni ambito e a cui va il nostro ringraziamento per le donazioni e il supporto di quest’anno, ma soprattutto per il prossimo.

INTERPRETE LIS: traduzione simultanea nel linguaggio dei segni prima e dopo la marcia – 150 euro

BAGNI INCLUSIVI: a disposizione per il Pride Park – 536,8 euro

TAPPI ANTI RUMORE: per chiunque ne abbia fatto richiesta – 49,15 euro

CODICE SEGRETO: pulmino di assistenza alla parata, assistenza ad personam, passaggi da/per il Pride – 1572 euro

FONDAZIONE RANDAZZO: fornitura di ausili e presidi – 600 euro

TOTALE: 2907, 95 euro