“Nella mia vita ha sempre soffiato un forte vento di scirocco quando si sono manifestate cose grandi e importanti…un forte vento di scirocco… Quando tira il vento di scirocco sta succedendo sempre qualcosa di importante.”
Nello spettacolo “Le sciroccate” racconto le storie di due donne che si incrociano a distanza di quarantanni l’una dall’altra, legate dal filo dell’indicibile: essere donna, libera e lesbica in un’Italia perbenista e ipocrita. All’ombra di un decennale albero di pesche passato e presente si fondono a raccontare una storia che si ripete, come una eco eterna, di generazione in generazione. Infatti le protagoniste di queste vicende sono discendenti dirette di Assunta Lobina e Jaime Curreli, l’infelice coppia nata sul palcoscenico nel 2016 nello spettacolo “Maria Gratia Plena“.
Una commedia in agrodolce, poetica e divertente, commovente e romantica sulla scia della cinematografia dei primi film di Ferzan Özpetek. Un tributo alle Donne con la D maiuscola dato alla classe Kammerspiele della scuola di recitazione di Ferai Teatro: una classe da sempre unita e coraggiosa che ha affrontato ogni spettacolo con unità, impegno e serenità.
L’obbiettivo della stesura drammaturgica è quello di riportare in scena emozioni e sensazioni grazie a un testo scarno, scambi di battuta rapidi, essenziali. È uno spettacolo estivo, fatto di odori di salsedine e afa, bicchieri di vino ghiacciato e polpa di pesca. C’è tutto il mediterraneo e quell’Italia speranzosa degli anni cinquanta e dei primi anni ottanta.
Lo spettacolo “Le sciroccate” andrà in scena a fine giugno a Cagliari all’interno della rassegna “Ferai/Pride”* (clicca qui) per celebrare i 50 anni dai Moti di Stonewall.
[Andrea Ibba Monni]