Ferai
la città immaginaria
dove si incontrano le arti
Quando fondammo la compagnia e lo dicemmo alle persone e ai teatranti che ci chiedevano come andasse la nostra vita, come stessero i nostri gatti… rispondevamo sinceramente, roba del tipo “Sai facciamo teatro da un po’, ormai lavoriamo a tempo pieno come attori per diverse compagnie, però abbiamo dei progetti nostri, così siamo andati dal notaio e abbiamo messo su la nostra compagnia, l’abbiamo chiamata Ferai” La risposta di un teatrante e drammaturgo abbastanza noto fu: “ma ce n’era bisogno?” pronunciato con tono sprezzante; poi aggiunse e fece intendere che eravamo molto giovani e che avere concorrenza da persone così giovani non avrebbe fatto piacere a nessuno. Concorrenza. E noi che volevamo collaborare, imparare da tutti e dare a tutti qualcosa in cambio! Da quel giorno ogni volta che facciamo qualcosa ci poniamo la stessa domanda, ci chiediamo se ne abbiamo bisogno, se il pubblico, se le persone hanno bisogno di quello che facciamo. E se la risposta a queste domande è "sì" nasce un nuovo spettacolo.
La compagnia Ferai Teatro nasce nel 2007 dall’incontro tra l’attore Andrea Ibba Monni ed il perfomer Ga. L’unione delle loro esperienze dà vita al Baratto Teatrale, una serie di rappresentazioni teatrali gratuite che si svolgono in luoghi non convenzionali (strade, chiese, piazze, monumenti) e che prevedono uno scambio culturale tra la Compagnia e l’ambiente che le ospita. Successivamente nasce la prima classe del laboratorio “Il mestiere dell’attore” che nell’agosto 2008 porta in scena la sua prima performance “Sangue d’angelo” mentre la Compagnia si approccia al mondo della disabilità con il primo laboratorio di teatro integrato svolto in forma gratuita presso l’Aias di Decimo.
Dal 2009 in poi il progetto del Baratto Teatrale invade altre città della Sardegna, Mandas, Gesico, Villasor, San Sperate, Quartu Sant’Elena, con laboratori periferici e attività culturali proposte ai paesi ospitanti. Prosegue il lavoro con la scuola “Il mestiere dell’attore” ed i laboratori di teatro integrato ampliano il proprio bacino, coinvolgendo anche la Fondazione S. Randazzo di Monastir insieme alla struttura di Vallermosa della Fondazione S. Randazzo e nasce così “La sesta Parete”, un gruppo teatrale composto da oltre cinquanta degenti delle tre strutture, diretto da Ferai Teatro fino al 2011.
Nello stesso anno la Compagnia coproduce una commedia musicale con la Compagnia Tragoda di Mogoro, apre una serie di laboratori a S. Sperate, inizia un percorso per l’ARC sul teatro contemporaneo di denuncia ed ottiene i diritti di Eve Ensler ed il patrocinio del Vday mondiale per “I monologhi della vagina”, ottenendo un tutto esaurito al Teatro Massimo di Cagliari tre settimane prima della messa in scena dello spettacolo, verrà replicato in diverse riattivazioni drammaturgiche negli anni successivi. Le classi della scuola “Il mestiere dell’attore” diventano due (corso base e corso avanzato) e durante i mesi estivi nasce una classe over 50 per “Senilia”, un corso rivolto alla terza età.
Prosegue il percorso nel teatro dei diritti civili, debuttando con uno spettacolo alla vigilia del primo Pride. Il numero degli allievi della scuola di teatro “Il mestiere dell’attore” continua a crescere, e nel 2013 viene aperta la “Scuola delle Arti e dello Spettacolo” in collaborazione con la A.S.D. New Dancing Don Bosco con le classi under 13 ed over 18 ed il Baratto Teatrale diventa raccolta fondi per l’Associazione Codice Segreto Onlus.
Nel 2014 la Compagnia dirige il workshop di formazione “Finding Virginia G” al quale aderiscono quaranta persone ed ottiene un contributo dall’Assessorato al lavoro, politiche giovanili, famiglia, risorse umane e internazionalizzazione del Comune di Quartu S. Elena per il progetto rivolto agli under 35 “Sulla scena e dietro le quinte: i giovani, il lavoro, il futuro”.
Il 2015 è l’anno dei “Monologhi del Pene” andato in scena con un cast di All Stars del teatro Sardo ed Internazionale. Nel 2016 la compagnia espande la propria riconoscibilità con uno spettacolo di forte impatto “Cuore di Tenebra” che resterà in replica per i due anni successivi anche al Teatro Massimo e al Piccolo Auditorium, affiancato nello stesso anno da altri importanti progetti, “Intrannias de Amargura”, dramma recitato in lingua sarda e ispirato a Yerma di Garcia Lorca e “Il diario di Virginia G.” spettacolo di teatro danza che include la partecipazione di danzatrici professioniste.
Nel 2017 il progetto di Baratto teatrale compie il suo decimo anno di vita e la compagnia regala alla città di Cagliari una settimana di performance e rappresentazioni nei luoghi caratteristici della città coinvolgendo un centinaio di operatori tra interpreti, tecnici e sponsor e ottenendo il patrocinio dell’assessorato alla cultura di Cagliari.
Il 2018 è l’anno di “Io sono Bestemmia” ed “Eros Nero” spettacoli controversi che ancora una volta toccano i temi più attuali e delicati della società contemporanea e che conquistano un successo di pubblico pari a quello ottenuto con “Cuore di Tenebra”.
A seguito degli anni di Pandemia con un fermo totale delle attività pratiche, ma non di quelle teoriche e creative, la compagnia semina le fondamenta di quella che sarà la nuova fase di ripresa, a partire da un nuovo spettacolo di Baratto Teatrale "Fernweh" dedicato al tema del viaggio interiore ed esteriore che coinvolge più di cinquanta interpreti all'aria aperta in uno dei quartieri più critici di Cagliari, per l'anno accademico 2021/2022 viene rilanciata la scuola di teatro e il laboratorio intensivo e altamente introspettivo Hole of Fame e nuovi spettacoli.